Dolore al braccio sintomi e soluzioni naturali
Il dolore al braccio (epicondilite) ha sintomi che non sono sempre chiaramente identificabili, ai quali poter offrire una soluzione naturale efficace.
Le cause possono essere molteplici, connesse o meno alla presenza di patologie, sindromi oppure a lesioni temporanee.
Una delle patologie più note, a carico del nostro arto superiore è il gomito del tennista, il cui sintomo caratteristico e più frequente è una forte tensione dolorosa al gomito, conseguenza di un sovraccarico atletico (ma non solo) al tendine.
In questo articolo andremo a vedere perché si scatena la tendinite al braccio e altre problematiche dolorose che riguardano l’arto superiore e le strutture connesse, come curarle efficacemente prediligendo in particolare una via non farmacologica e l’importante ruolo svolto dall’ossido nitrico nel processo di guarigione.
Origine del dolore al braccio
L’epicondilite del gomito (anche nota come gomito da tennista) è un'infiammazione localizzata dell’epicondilo (area muscolare sopra il gomito), spesso causata da un sovraccarico funzionale che rende dolorosi, difficili o impossibili alcuni movimenti semplici del polso e della mano.
Come scrivere, sollevare pesi anche molto leggeri o, peggio, tutti quei movimenti dolorosi nei quali l’avambraccio viene forzato e utilizzato per imprimere molta forza o energia a uno strumento di lavoro.
Il dolore al braccio da epicondilite può essere infatti riconosciuto come malattia professionale.
Nello sport, molte le vittime del tennis.
Non a caso, si parla di "tendine del tennista", per la frequente casistica che si impone in questa disciplina sportiva. In alcuni casi, si riscontra nei giocatori di padel e di golf, da cui Gomito del Golfista.
Sport a maggior rischio sono, oltre a padel e tennis, il body building, la scherma e il ciclismo.
Sintomi del dolore al braccio
I dolorosi sintomi dell’epicondilite, tali da rendere il movimento del braccio spesso impossibile, sono causati da micro traumi della muscolatura legati allo sforzo continuativo, a movimenti anche piccoli ma frequentemente ripetuti, spesso uniti all’eccessiva rotazione del polso e del gomito.
La principale motivazione all’origine dell’infiammazione del tendine (tendinite) è il suo essere un legamento scarsamente vascolarizzato, che può divenire molto vulnerabile in estreme condizioni di utilizzo.
Se per eccessivo stress la vascolarizzazione diminuisce, il tendine ha un unico modo per richiamare un maggiore flusso ematico: infiammarsi e conseguentemente sollecitare i nocicettori con sostanze algogene e generare dolore.
Da qui, il dolore acuto al braccio, una delle tante condizioni algiche a carico dei muscoli e tendini braccio che potrebbero inibirne l'uso.
Dolori al braccio e aree osteo articolari attigue
Tutta la zona superiore del nostro corpo - comprendente l’area cervicale, delle spalle e delle braccia - è soggetta quotidianamente a stress di varia entità, legati alla postura, alle attività svolte e in generale allo stile di vita sostenuto.
Il dolore muscolo-scheletrico compreso tra la spalla e il braccio, non a caso, ha un elevato tasso di incidenza e differenti sfumature nel suo manifestarsi.
Tante volte si presenta sotto forma nevralgica, andando a coinvolgere tutto l’arco superiore; altre volte, invece, compare come un dolore puntiforme che si accentua compiendo solo determinati movimenti.
Si tratta di un quadro doloroso molto complesso, dal momento che può essere innescato da cause differenti aventi come punto d’origine una o più strutture diverse.
Difatti, il dolore al braccio può essere originato in tre aree principali:
- la regione cervicale;
- l’articolazione scapolo-omerale, cioè la spalla;
- tutto il braccio, talvolta con estensione al polso e alla mano.
Il dolore può manifestarsi nell’atto di compiere movimenti che coinvolgono parte del trapezio, per esempio quando si muove il collo, o semplicemente quando alziamo un braccio.
In alcuni casi è presente anche a riposo e nelle ore notturne, disturbando la qualità del sonno.
Cause del dolore al braccio
Seguendo l’ordine delle tre “aree del dolore” appena citate, possiamo indicare le ragioni più frequenti di questa condizione dolorosa del braccio:
- Discopatie cervicali: sono alterazioni del disco intervertebrale, causate dalla diminuzione dello spazio posto tra due vertebre con conseguente compressione del disco stesso. Tale condizione genera rigidità nella zona del collo e dolore nevralgico che dalla regione cervicale si irradia fino al braccio, soprattutto in fase acuta, quando la discopatia degenera in ernia cervicale.
- Sindrome degli scaleni: la maggior parte dei dolori muscolari alle braccia e è causata da contratture localizzate lungo i muscoli, le quali vanno ad irritare uno dei nervi del plesso brachiale (scatenando la cosiddetta cervicobrachialgia). La sindrome dolorosa che ne deriva interessa il braccio e la mano, con dolore accompagnato a parestesia (perdita totale o parziale della sensibilità) e formicolio.
- Problemi della spalla: trattandosi di un’articolazione complessa che fa da raccordo tra tronco e braccio e che rende possibile la completa mobilità di quest’ultimo, la spalla va incontro a problematiche di vario tipo che sono all’origine di un quadro doloroso che interessa tutto l’arto. Tra le più frequenti: tendiniti, lussazioni, lesione del sovraspinato, borsiti, artrosi gleno-omerale.
- Infiammazione del gomito: patologie degenerative come l’artrosi, i traumi e le eccessive sollecitazioni sono alla base di importanti stati infiammatori del gomito (le citate condizioni di epicondilite ed epitrocleite), invalidanti rispetto al normale utilizzo di tutto l’arto superiore.
- Contusioni, contratture e stiramenti, nonché microlesioni delle fibre muscolari che si verificano per eccesso o errore di svolgimento nel contesto degli allenamenti sportivi o dei movimenti professionali.
Inoltre, non di rado, il dolore muscolare alle braccia può essere una manifestazione secondaria di forme virali e malattie reumatiche.
Mi fa male il braccio… cosa devo fare?
Il braccio è una struttura forte e al contempo molto delicata, perché costantemente sollecitata.
È costituito da ossa, muscoli, tendini e nervi e la causa del dolore localizzato può essere strettamente connessa a una delle sue parti costitutive, dunque ad un problema nervoso, traumatico, di origine ossea o muscolare.
Molto frequente è il dolore al braccio destro, quello dominante nella stragrande maggioranza della popolazione, dunque il lato maggiormente esposto a traumi o a sovraffaticamento muscolare.
Per i mancini, ovviamente, sarà il sinistro.
Va precisato, però, che nel caso di un intenso dolore al braccio sinistro, accompagnato da altri sintomi come il dolore toracico, l’affanno improvviso e la sudorazione fredda, bisognerebbe non temporeggiare e recarsi prontamente al pronto soccorso per scongiurare, nella peggiore delle ipotesi, un possibile attacco cardiaco.
In tutti gli altri casi, per così dire “meno urgenti”, cosa fare quando il dolore si manifesta?
Un dolore occasionale e sopportabile che tende a regredire nell’arco di qualche ora, tendenzialmente, non deve destare preoccupazione.
Quando, invece, la sofferenza si fa importante, al punto da inficiare la qualità della vita, occorre indagare.
È sempre indispensabile un consulto professionale prima di intraprendere qualsiasi percorso di cura. Il fai da te non è mai una buona opzione quando si ha a che fare con un dolore persistente medio-lieve o intermittente e intenso.
Il primo step è il consulto con il proprio medico di base il quale, dopo l’anamnesi, indirizzerà il paziente verso la visita specialistica più idonea (ortopedica, cardiologica, reumatologica…).
Nell’attesa di una diagnosi precisa è consigliato interrompere tutte quelle attività potenzialmente incriminate, le quali potrebbero acuire il quadro doloroso patologico o di altra natura.
Dai sintomi alla diagnosi
Quello al braccio è un dolore che può variare di intensità, essere continuo o intermittente, acuto o sordo, localizzato in un punto ben preciso o esteso a tutto l’arto; addirittura può interessare anche il collo, la spalla, il polso, la mano e le dita.
Può essere invalidante durante il giorno o peggiorare nelle ore notturne e si può associare ad altri sintomi, come:
- formicolii;
- rigidità;
- bruciore;
- gonfiore;
- arrossamento;
- parestesie.
Con il racconto del paziente sul suo stile di vita e la messa in evidenza di eventuali eventi rilevanti per la salute dell’arto, la raccolta della sintomatologia e un semplice test motorio per valutare il raggio di movimento (come sollevare il braccio, ruotarlo e altri movimenti semplici), il medico ha una buona base di partenza.
Con questi dati è possibile formulare una diagnosi di lesioni, identificandone l’origine e la posizione. Per un’indagine più approfondita e la ricerca di patologie (per esempio il diabete) o di condizioni infiammatorie per le articolazioni sono indispensabili gli esami del sangue.
Ulteriori esami diagnostici, volti all’ottenimento di un'immagine più dettagliata dei tessuti molli e delle ossa e, quindi, all’individuazione di fratture ossee o di problemi alle strutture e ai tessuti articolari sono:
- le radiografie (raggi X);
- l’ecografia;
- l’elettromiografia;
- gli ultrasuoni;
- la risonanza magnetica (RM)
- le scansioni TAC.
Supportato dai risultati di questi esami, il medico sarà in grado di esprimersi con maggiore sicurezza, indirizzando il paziente verso la terapia adeguata al caso specifico.
Sconfiggere il dolore al braccio con i movimenti giusti
Se la causa del dolore è di tipo muscolare, l’esercizio volto all’irrobustimento dei muscoli e alla conseguente stabilizzazione delle strutture connesse è sicuramente di grande efficacia.
Migliorando la circolazione e il drenaggio dei liquidi, gli esercizi ad hoc risultano essere un toccasana, favorendo anche un’azione decontratturante nella zona interessata.
Si tratta di esercizi di stretching mirato, che se eseguiti con costanza per circa 15/30 giorni (a seconda della condizione), aiutano tantissimo ad allentare la tensione “ammorbidendo” i muscoli scaleni, il trapezio e il piccolo pettorale, ovverosia quelli generalmente più coinvolti.
Stiamo parlando di:
- stretching del tratto cervicale;
- allungamento e distensione degli scaleni;
- allungamento del pettorale;
- stretching neurodinamico.
Altre soluzioni per curare l’infiammazione al braccio
Nei casi più lievi il dolore può essere alleviato con alcuni accorgimenti e rimedi semplici da mettere in pratica:
- riposo dell’arto e sospensione di tutte le attività sovraccaricanti;
- applicazione di impacchi di ghiaccio per 15-20 minuti, da ripetere ogni 2/3 ore (la cosiddetta “terapia del freddo”);
- assunzione di farmaci antidolorifici da banco, a base di paracetamolo o ibuprofene;
- assunzione di antibiotici, nel caso di borsite e infezione;
- infiltrazioni locali di cortisone.
Nel caso del infoammazione e dolore acuto al gomito e al braccio, si possono valutare trattamenti di:
- fisioterapia;
- applicazione di tutori e bracciali specifici (o Kinesio taping);
- crioterapia;
- tecarterapia;
- laser ad alta potenza;
- onde d’urto;
- trattamento TENS (stimolazione elettrica nervosa transcutanea);
- trattamento con ultrasuoni.
Rimedi naturali per contrastare e prevenire il dolore al braccio
Per chi ritiene più opportuno prediligere una via il più naturale possibile per la lotta al dolore e all’infiammazione nelle braccia, va ricordato che si può correre ai ripari con delle alternative “casalinghe”, i famosi rimedi della nonna che sfruttano il potere di prodotti naturali.
Si tratta di piante o erbe con azione analgesica e antinfiammatoria che potremmo avere in casa sotto forma di creme, oli o preparati al 100% naturali, come per esempio:
- argilla;
- aloe;
- arnica;
- artiglio del diavolo
- crema antinfiammatoria Hissamih
È conveniente ricordare che si sta parlando di terapie non mediche in senso stretto, che hanno validità per un limitato intervallo tempo in condizioni di infiammazione lieve, vale a dire fintanto che il dolore non raggiunge soglie medio-alte, al punto da compromettere anche i gesti quotidiani più semplici.
Molto più “seria” dal punto di vista scientifico, comprovata e consigliata da un numero sempre crescente di professionisti del settore medico, è un’altra alternativa naturale: l’Ossido Nitrico. Vediamo perché.
Ruolo dell'ossido nitrico come antinfiammatorio naturale nella cura del dolore al braccio
L'ossido nitrico è una piccola molecola completamente biologica presente nel nostro organismo, responsabile di moltissimi processi di soluzione naturale del dolore delle infiammazioni.
(Per un approfondimento, puoi leggere questo post> Infiammazione muscolare: una soluzione naturale)
Grazie ad un piccolo incremento di ossido nitrico nelle aree esposte a dolore e infiammazione, si ottengono fondamentalmente tre attivazioni positive:
- aumento del sangue arterioso ossigenato, con effetto antiinfiammatorio,
- aumento delle cellule staminali, con funzioni riparative
- aumento della microcircolazione, con funzione miorilassante di idratazione e pulizia dei tessuti da sostanze nocive.
Questa soluzione avviene in modo completamente naturale, come già anticipato un vero e proprio moderno rimedio della nonna contro il dolore al braccio.
Questo piccolo incremento di Ossido Nitrico è ottenibile grazie ad un utilizzo dei capi di abbigliamento NOAcademy, dotati di una speciale tecnologia fotochimica, completamente naturale, in grado di accelerare processi naturali di soluzione biologica già normalmente presenti nell'organismo.
Grazie a NOAcademy, potrai offrire alla tua muscolatura una efficace irrorazione ricca di ossigeno, in grado di ammorbidire ogni movimento e prevenire infiammazione e dolore al braccio.
Tra le soluzioni possibili, consigliamo i manicotti NOAPP, studiati in modo specifico per contrastare questo dolore senza influire in alcun modo sullo stile di vita.
Per un migliore approfondimento scientifico sul dolore al braccio, consigliamo la lettura di questo articolo.
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